La normativa europea per la sicurezza dei passeggini
Ti sei mai chiesto se il passeggino che hai acquistato o intendi acquistare è stato prodotto tenendo conto di determinati requisiti? Ecco la risposta: assolutamente sì. Ogni azienda, infatti, progetta i propri prodotti rispettando delle regole specifiche che tutelano la salute dei bambini. Ma qual è la normativa che regola la messa in sicurezza dei passeggini? E quali temi tratta nello specifico?
A regolare il trasporto di uno o più bambini su passeggini, navicelle e pedane per il secondo bimbo, ci pensa la normativa europea UNI-EN 1888:2022. In effetti ogni passeggino che compri deve essere omologato sulla base di questo regolamento. Tanti sono gli aspetti presi in considerazione da questa legge: si va dal peso del bambino ai materiali utilizzati per la realizzazione, dai test a cui viene sottoposto il passeggino a ulteriori informazioni inerenti alla casa che li produce.
La normativa copre una varietà di rischi e pericoli: chimici, termici, meccanici, di soffocamento, intrappolamento, soffocamento e ingestione. Include anche test per la durata del passeggino per verificarne la resistenza e la durata. Tutto questo viene fatto per rafforzare la fiducia delle famiglie nel prodotto dimostrandone sicurezza e affidabilità. Analizziamo questi punti principali nel dettaglio.
Aspetti toccati dalla normativa
Peso
La norma UNI-EN 1888:2022 si suddivide in due sezioni: la seconda parte disciplina i requisiti di sicurezza aggiuntivi e i metodi di prova dei passeggini progettati per il trasporto di uno o più bambini oltre i 15 kg fino a 22 kg ciascuno. Essa si applica unitamente e in aggiunta alla prima (la UNI EN 1888-1 per il trasporto di uno o più bambini, fino a 15 kg ciascuno e fino a 20 kg per ogni piattaforma integrata su cui un bambino può stare in piedi) e non può essere utilizzata separatamente. A tal fine, inoltre, nella fase di testing, i prodotti vengono caricati con le relative masse e sono quindi sottoposti a severi test di stabilità, impatto e durata, per garantirne la sicurezza per la categoria di peso a cui appartengono.
Materiali
Negli anni è aumentata sempre di più l’attenzione verso la scelta dei materiali per la tutela della salute dei bambini. Infatti, i materiali impiegati per la realizzazione dei tessili del passeggino, ma anche del telaio, devono essere atossici, ignifughi e antisoffocamento. Un esempio ne è il fatto che la normativa europea disciplini anche la quantità di piombo e di ftalati presenti nel telaio.
Sicurezza
Per garantire la sicurezza di tuo figlio, il passeggino viene sottoposto ad una serie di prove per testarne l’integrità strutturale e la stabilità, per esempio, anche su superfici irregolari. Ma non solo. Viene effettuato un metodo di prova dei dispositivi di parcheggio e di verifica del sistema di frenata, sulla presa delle impugnature e sulla marcia e la tenuta delle ruote su terreni accidentati, sia fronte strada che fronte genitore, e poi prove di carico statico e dinamico per garantire che il passeggino possa sopportare il normale utilizzo quotidiano senza rompersi o deformarsi. Questo perchè, oltre alla sicurezza del passeggino, la casa produttrice deve garantirne anche la durata: a tal proposito, il passeggino e le sue componenti vengono testate per accertarne la resistenza, attraverso un uso ripetuto dei prodotti (fino a centinaia di volte), per verificare che funzionino come previsto durante il periodo di utilizzo del passeggino.
Il passeggino, le sue componenti o le aree del prodotto, devono evitare i seguenti rischi:
- intrappolamento;
- ribaltamento;
- soffocamento;
- che singole parti si stacchino o siano sporgenti e possano essere ingerite.
Regole per le aziende per la progettazione dei passeggini
Devono essere inoltre visibili il nome e marchio del fabbricante, il numero e la data di pubblicazione della norma applicata, il numero di serie del prodotto ed indicate una serie di avvertenze, come "Non lasciare il bambino incustodito" o “Per evitare lesioni, assicurarsi che il bambino sia tenuto lontano quando si apre il prodotto”. A questo si aggiungono le informazioni per l'acquisto sull'imballaggio e le istruzioni per l'uso che devono essere sempre presenti nella lingua del paese in cui il prodotto è esportato.