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Inquinamento bimbi e passeggini, soluzioni a misura di mamma

giovedì 7 febbraio 2013 | Serena Allevi
Inquinamento bimbi e passeggini, soluzioni a misura di mamma

L'inquinamento causa diversi danni ad adulti e bambini. Danni che spesso immaginiamo e intuiamo abbiano a che fare con bronchi e polmoni. Ma ciò che abbiamo in mente é molto meno grave di quello che in realtà l'aria inquinata infligge quotidianamente al nostro organismo, da adulti. Figuriamoci cosa accade ai bambini.

Esiste un rapporto, pubblicato qualche anno fa, sull'argomento: il Children’s Health and Environment (relazione tra ambiente e salute dei bambini) pubblicato dall'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e dall’Agenzia Europea per l’Ambiente. Molto allarmante, con i suoi dati scioccanti, questo rapporto causa in noi genitori una serie di preoccupazioni nonché di perplessità rispetto alle nostre scelte di vita: le statistiche confermano infatti l'incidenza devastante di aria inquinata, metalli pesanti e polveri sottili sull'aumento delle malattie respiratorie nei bambini, non affetti in partenza da patologie croniche. Ciò significa che bambini sani, con un buon sistema immunitario, rischiano comunque di ammalarsi di asma e bronchiti proprio "grazie" alle esalazioni di tubi di scappamento&Co. Nella fattispecie ben il 40% delle affezioni respiratorie (bronchiali e polmonari) sono dovute all'inquinamento e colpiscono bambini di età inferiore ai cinque anni.

Un tempo uscire con il bebè a passeggiare era una pausa salutare, sole e aria erano considerati veri toccasana. Oggi sole e aria sono sporchi, sono quasi nemici. Nonostante questo, oltre a essere necessario alla vita quotidiana, é comunque fondamentale per la salute del bebè uscire con passeggino o carrozzina. Infatti l'ambiente domestico é un focolaio ancor più grande di polveri sottili depositate dall'esterno e stagnanti tra le mura casalinghe. Dunque usciamo, ma apportando piccoli accorgimenti gestionali.

Innanzitutto, il passeggino o la carrozzina dovrebbero essere di ultima generazione ovvero pronti ad affrontare le insidie metropolitane soprattutto da un punto di vista atmosferico. La seduta quindi é preferibile alta, il più alta possibile. Tutto ciò affinché il bebè stia lontano dai tubi di scappamento delle auto. Questo ovviamente non significa che l'aria orribile non entrerà nei suoi polmoni, soltanto che non ci entrerà direttamente dagli scarichi delle automobili e probabilmente sarà un po' più soft e filtrata da una distanza maggiore. Come addetti ai lavori, abbiamo presentato numerosi passeggini dalla seduta alta come i modelli Stokke®, Scoot® o Xplory per esempio. Questi passeggini mantengono il bambino a un'altezza quasi mamma, fondandosi sui principi della neuroscienza per cui il bambino deve poter interagire con i genitori per instaurare un ottimo rapporto reciproco cognitivo e affettivo. Lo stesso vale per esempio per le carrozzine e i passeggini del brand olandese Joolz, alte e che sembrano proteggere alla perfezione il bebè.

Ovviamente anche il tragitto percorso é fondamentale, meglio parchi e viali alberati lontani dal traffico, anche se vivendo in città é davvero difficile trovare oasi felici da passeggino e comunque i tragitti obbligati della quotidianità sono inevitabili, vedi lavoro-asili-casa. Finché il bambino però é neonato e sta con la mamma, l'ideale é appunto virare il più velocemente possibile verso qualche grande parco dove l'aria non sarà come in montagna ma almeno la concentrazione di nemici come ad esempio il piombo, sarà più bassa. Un'altra soluzione può essere alternare passeggino o carrozzina a fascia e marsupio, che terranno il piccolo ancor più lontano dal traffico.

Ma prima di tutto, per garantire ai nostri figli un'aria migliore e salvarli dal "soffocamento" urbano, dovremmo dare il buon esempio. Evitando quindi di utilizzare la macchina per mini-tragitti, ad esempio per portarli a scuola. Meglio, se possibile, andare a piedi. Meglio anche per loro. Si abitueranno a muoversi, a capire che camminare é bello e camminando si può arrivare lontano ammirando i paesaggi e non sporcando l'aria. Potremmo spiegare loro che l'auto si utilizza solo per i lunghi tragitti, per le emergenze, per i viaggi. Fondamentale anche dare risalto all'esistenza dei mezzi pubblici utilizzando autobus e tram (anche i passeggini e i mezzi si stanno "attrezzando" per questa necessità urbana). E anche se piove, via di gambe, ombrello e passeggino con parapioggia. L'acqua non consumerà i nostri bambini ma l'abitudine a tralasciare l'auto li renderà adolescenti e poi adulti più responsabili e consapevoli.

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